"Il Taccuino di Marcolino": MWC GG-W-113 (MIL-W-46374)


Mi sarebbe sempre piaciuto avere un un orologio del tipo di quelli assegnati dall'esercito americano e prodotti secondo le specifiche dettate dalla normativa MIL-W-46374. Quello che non mi è mai andato molto giù sono le cifre richieste per il loro acquisto, che ultimamente sono anche abbastanza lievitate (oltre ad una mia certa scarsa conoscenza e anche un po' diffidenza nei confronti del vintage). Ho quindi ripiegato su una riproduzione o "homage" molto ben fatta di uno questi oggetti.

Ma andiamo con ordine e partiamo dalle norme MIL-W-46374. Questa normativa fu emessa nel 1964 e nasceva dall'esigenza di produrre grandi quantitativi di orologi a basso costo per le forze armate (inizialmente addirittura "non maintainable" o "disposable", cioè da non riparare una volta guasti o danneggiati; in pratica, orologi usa e getta). Per questo motivo, si prescriveva la cassa in materiale plastico (con anse fisse), con limitata resistenza all'acqua, un movimento a carica manuale di scarso pregio, senza stop secondi, con basso numero di rubini e limitate doti di precisione, e dimensioni generali ridotte. Sul fatto delle misure "lillipuziane" è difficile trovare una motivazione; benché all'epoca gli orologi di dimensioni cospicue fossero piuttosto rari, i soli 33 mm di diametro sono un limite veramente difficile da valicare, in negativo, nella produzione maschile di quel periodo, oltretutto da valutare anche in modo poco positivo per quanto riguarda la leggibilità del quadrante. Io penso che la cosa sia stata determinata anche da ragioni di ridotto utilizzo di materiale per la fabbricazione, fatte salve le esigenze di una sufficiente leggibilità dell'ora, e quindi da minori costi di produzione e maggiore facilità di stoccaggio di un numero elevato di pezzi.

Un esempio: Benrus Disposable Military Watch, US Army, 1968.
(pic borrowed from http://www.50717.com/us/benrus-plastic-01.html)
Queste specifiche si sono evolute nel tempo con successive modifiche introdotte relativamente alla grafica del quadrante, alla qualità e precisione dei movimenti, al loro tipo (con l'avvento del quarzo), al materiale della cassa (dalla plastica all'acciaio inossidabile) e alla luminosità delle sfere (con l'introduzione delle fiale al trizio). Le normative sono state quindi differenziate con l'aggiunta di una lettera dell'alfabeto (dalla A fino alla F) rimanendo in vigore fino praticamente ai giorni nostri, con le ultime modifiche introdotte dalla normativa MIL-PRF-46374G; gli orologi prodotti secondo questa ultima revisione hanno cominciato ad uscire dalle linee produttive nel 2003. Questo è un esemplare, caratterizzato, come si vede, dal "ritorno alle origini" costituito dalla cassa in materiale plastico:
 
(pics borrowed from http://home.earthlink.net/~brendo81/InfoPages/W46374G.html)

Si noti sul fondello la scritta General Purpose presente su diverse serie di questi orologi e che sta ad indicare un utilizzo generico, non specifico quindi per impieghi particolari (ad esempio immersioni).

La produzione non è più abbondante come un tempo, quando venivano emessi ordini di produzione per 30.000-40.000 orologi, con il record di 67.000 pezzi richiesti con un singolo ordine nel 1990, tuttavia è sempre rilevante. Si stima che siano stati prodotti almeno due milioni di esemplari secondo le specifiche MIL-W-46374 con le varie revisioni, per un totale di 22 differenti modelli la cui produzione ha coinvolto, nel tempo, diverse aziende (Hamilton, Benrus, Waltham, Westclox, Stocker & Yale - nota anche come SandY - e Marathon).

Parlando di queste specifiche ci riferiamo a orologi realizzati per l'US Army. Anche l'aviazione americana però emise normative per orologi "basici" per gli equipaggi di volo, a partire dall'epoca della guerra del Vietnam (circa metà degli anni '60). L'orologio che ho acquistato rientra nelle specifiche GG-W-113, che in pratica si rifacevano alle MIL-W-46374 ma introducevano la richiesta di un movimento di maggior qualità e precisione e dotato della funzione hacking-seconds (o stop secondi), per l'esigenza di una facile sincronizzazione con un'ora di riferimento nota (una caratteristica che le specifiche MIL-W-46374 non introdurrano fino alla metà degli anni '80).

Secondo quanto dichiarato dal produttore (MWC - Military Watch Company) che ha un sito di vendita online, la nascita di questo orologio è stata determinata dalla richiesta di una associazione di veterani americani, che nel 2009 chiese ad MWC se era possibile produrre un certo numero di repliche di orologi prodotti secondo la normativa predetta, simili a quelli a loro assegnati a suo tempo. Per far questo MWC utilizzò come modello orologi dell'epoca e la riproduzione risultò quindi di ottimo livello e qualità.

Quella che doveva essere un'edizione limitata si trasformò poi in una produzione più consistente e l'orologio pertanto è in vendita anche al pubblico.

Le caratteristiche di questo modello sono presto dette: cassa in acciaio satinato, vetro plexy, cinturino NATO, sfere e indici alla Luminova, un'impermeabilità a 3 atm, sufficiente a proteggerlo dall'infiltrazione di polvere ed umidità, e un movimento meccanico a carica manuale a 17 rubini, con funzione hack, di provenienza ignota. Il mio orologiaio, al quale l'ho fatto visionare, ha sentenziato trattarsi di movimento abbastanza inequivocabilmente di produzione cinese, ma di buona qualità (quando l'ha passato al cronocomparatore gli ho visto sgranare gli occhi), e anche di bell'aspetto, tutto sommato: 

Per ora ha dimostrato doti più da velocista che da marciatore, ma vedremo di farlo assestare un po' da solo per il momento.
Sul fondello sono riportate le consuete scritte relative alla normativa cui si fa riferimento, il lotto di produzione e la data di fabbricazione, il n. di serie eccetera. Scritte ovviamente simulate, allo scopo di conferire un maggior realismo a questa riproduzione.
Insomma un orologino simpatico, senza infamia e senza lode, con dimensioni forse (almeno ai nostri occhi) davvero ridicole ma sicuramente più "umane" di tanto inutile gigantismo odierno. In ogni caso l'ora si legge bene. 
Ed eccolo infine: 

 Un Saluto.

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