EXTREMELY RARE Jaeger LeCoultre 2701 "Montre a Calendrier Automatique" anno 1941 cal.412 Uniplan CALENDAR Duo Date Rarissimo



Sicuramente uno degli orologi piú importanti della mia collezione a livello storico e collezionistico, questo Calendario di Casa Jaeger LeCoultre. Ref. 2701 



"Montre a Calendrier Automatique" 

Cosí lo chiamavano alla JLC negli anni 30 inizio 40 del secolo scorso.

Ovverosia con lo scatto automatico del giorno e della data al trascorrere delle 24 ore. Il primo orologio calendario prodotto da Jaeger LeCoultre nella sua storia.


Pubblicato nel libro di Zaf Basha tra i primi della sua cronologia.

Già questo basterebbe a suscitare l'interesse del collezionista...ma c'è di più.


Movimento


Ad animare questa innovazione della maison non un calibro qualsiasi, ma il celebre 412 Uniplan, in particolare la variante 436. Ebbene sì, un movimento di forma in un orologio rotondo...di solito non ci si sorprende del contrario, ma in questo caso, mi pare di ricordare che i casi in tutta la storia dell' orologeria si contino sulle dita di una mano...

Tale movimento nella sua conformazione a Calendario, giorno e data, con la modifica rapida della data resa possibile tramite correttore a spillo a ore 7 .



Particolarità

La chicca per me e penso per tutti i partecipanti al forum è la presenza del giorno della settimana in italiano. Cosa abbastanza rara se pensiamo al nostro paese e a come se la passava in quell'epoca, non era proprio un mercato florido, dunque si presume che fossero in pochi a potersi permettere quello che all'epoca era un prodigio della tecnologia e del lusso.


La Cassa



Anche il materiale della cassa all'epoca era il Top on fatto di tecnica: L'acciaio Staybrite In Svizzera , diventa ben presto sinonimo di acciaio di qualità nel settore dell´orologeria . Lo Staybrite DDQ , il 12 % di cromo , 12 % lega di nichel e lo 0,2 % di carbonio, ha un´eccezionale qualità di profondo stampaggio che gli permette di essere facilmente formato, piú resistente alle corrosioni e piú resistente alle deformazioni. Le dimensioni sono in linea con i canoni dell'epoca, circa 32mm, anse forate con una particolare attaccatura alla cassa, tipo "scalino". La corona bella invecchiata, sembra essere uguale a quelle raffigurate nei documenti dell'epoca, quindi seppur non marcata (nel 1941 non esistevano corone marcate) parrebbe essere la sua originale. Stessa cosa per il fondello che non riporta il punzone Jaeger LeCoultre, ma riporta il seriale che è risultato dall'archivio e il punzone dell'acciaio Staybrite sempre come indicato dall' estratto, nonché esteticamente perfettamente corrispondente alle pubblicazioni dell'epoca. Per questo motivo ancora di più per questo pezzo l'estratto è risultato importante per confermare la corrispondenza di tutti i seriali e che la cassa ed il movimento fossero usciti così accoppiati dalla fabbrica.


Fonti


















In base all'estratto d'archivio, alle immagini d'epoca rinvenute (alcune fornitemi e con le quali mi sono confrontato direttamente con Marc André Strahm) su cataloghi e pubblicità d'epoca, nonché confrontandoli con altri modelli noti, passati per i vari forum stranieri o cataloghi d'asta, sembrerebbe completamente originale, tranne forse per il materiale luminescente sulle sfere, che pare recente e assolutamente non coincidente con quello sugli indici...ma ci può stare.

Davvero soddisfatto di aver trovato sulla mia strada questo, che senza ipocrisia, credo di poter definire pezzo di storia.

Buona visione .
Un saluto.

Andrea