Concord Mariner SG Nine/Quartz



Premessa. Il topic è abbastanza lungo e parla di un quarzo. So che molti non apprezzeranno. Grazie dunque a quei pochi che vorranno comunque passare un pò di tempo in mia compagnia leggendo questa pagina.Come ho piú volte confessato chiacchierando con alcuni amici appassionati, in privato o in altre sedi, dopo anni di accanita passione e oltre 1000 orologi passati dal mio polso, svariando dall'orologeria alta, media, bassa, svizzera, nipponica, russa, cinese, francese, italiana, tedesca, svedese, inglese e americana... studio, applicazione, conoscenze storiche e tecniche acquisite e sfruttate a iosa, ebbene dopo tutto ciò cominci a guardare l'orologeria in modo differente, apprezzando ciò che il tuo stesso occhio acerbo avrebbe snobbato anni addietro. Cose che per carenza culturale non si è mai considerato. Cose che spesso vanno anche a prescindere da molti discorsi pseudo-tecnici, poiché arrivato ad un certo punto si ha anche voglia di scoprire e "assaporare" qualcosa di nuovo o di diverso.

Dunque mi sono detto, perché non un Quarzo....attenzione però, un Quarzo di fascia alta.
E sopratutto da non confondere con altri tipi di orologi a pila (come i diapason o gli elettromeccanici).

Avendo a priori scartato gli oysterquartz di Rolex, come altri tipologie - in virtú del fatto che avessi già avuto nel caso Rolex (ed anche abbastanza recentemente) un 1803 ed un 1601 quindi anche se provati, i quarzi Rolex mi davano sempre l'idea di un qualcosa di già visto al mio polso - rimanevano preferite, tra le varie quella di un Omega Albatros, il Concord Delirium, un Audemars Piguet Royal Oak anni 80.






Le cose come al solito sono andate diversamente. Poiché in una strana domenica di un mese fa, mi sono ritrovato ad incrociare lo sguardo con questo orologio che da allora non sono piú riuscito a dimenticare. E da lì è come se si fosse riaccesa una scintilla che mi ha offerto nuovi spunti, elementi critici per lo studio dell'orologeria (rimanendo sempre nell'ambito teorico e amatoriale).

Già conoscevo ed apprezzavo il marchio Concord da Anni. Marchio Top di gamma del gruppo Movado, Alta orologeria assolutamente sconosciuto in Italia e di cui preservavo già nella mia piccola riserva di intoccabili (quegli orologi che non mi stancano mai e dai quali difficilmente mi separerò) ben 2 esemplari motorizzati Zenith
Concord Impresario ref. 14.G9.210 con calibro Zenith Chonomaster 411 (Versione nata esclusivamente per questo orologio).


Concord Impresario Reserve de Marche cal. Zenith Elite Chronomaster 655.



Concord è soprattutto conosciuta per il Delirium: orologio storico per essere stato il piú sottile mai realizzato.


E difatti era uno dei papabili.

Che dovesse essere di forma mi era chiaro...essendo io un amante del genere ed avendo un ventaglio finale di tre opzioni non tonde.

Al contempo tuttavia avrei voluto qualcosa di sportivo ecco perché non potevo non essere indeciso tra il Delirium e il Royal Oak (con ormai l'Omega staccato...effettivamente troppo diverso dagli altri due).

Ecco dunque poi palesarsi a mio gusto del compromesso perfetto.

Orologio anni 80...il "nuovo vecchio" che avanza...ormai è vintage per molti...senz'altro ne ha il fascino.

Concord Mariner SG Nine/Quartz
Extra piatto in acciaio con cassa sottile all'incirca come una moneta da 10 cent.
Le dimensioni per un orologio di forma sono ottimali: 29x33 circa che corrisponderebbero ad un 38 mm rotondo in fatto di ingombro del polso. La cassa è un monoblocco con sola possibilità di accedere attraverso la rimozione della lunetta che è serrata alla cassa attraverso le quattro viti sul fondello. Il movimento inglobato nella cassa e celato dal quadrante è estraibile grazie ad un alberino a strappo senza baionetta...una ingegnosa particolarità del tiretto, tra i tanti pregi di questo movimento, che andrò a descrivere alla fine. Il bracciale integrato alla cassa e dalla satinatura molto sottile (rifinito ed abbellito con viti anche al di sotto, chicca estetica che solo grandi maison sanno curare), conferisce importanza all'intero orologio e si esalta nel suo degradè con la clasp finale con logo a rilievo e regolazione di larghezza. Vetro Zaffiro. Quadrante antracite che richiama lo stile Royal Oak e quell'idea elegante di sportivo-essenziale che ha fatto la fortuna di Audemars Piguet da quell'epoca in poi.


Movimento prestigioso, oramai fuori produzione, questo ETA 959.001 che a vederlo non ci dà affatto quella sensazione di sdegno e povertà tecnica conferiteci oggigiorno dalla stragrande maggioranza dell'offerta di settore.
Vediamo innanzitutto i dati che parlano di uno spessore complessivo di 1,5mm e visivamente possiamo anche apprezzare un bel ponte superiore rifinito guillochè e con ben 6 rubini ad impreziosire la meccanica dal punto di vista tecnico. Movimento passo-passo da 10 scatti al minuto...no, non ho sbagliato a scrivere: questo movimento da proprio un passo ogni 6 secondi. Per una questione di risparmio energetico e non solo, ma anche di silenziosità.


Insomma davvero molto soddisfatto e appagato del mio acquisto. Spero di avervi trasmesso un qualche spunto interessante o quantomeno di non avervi annoiato. In ogni caso grazie dell'attenzione e cordiali saluti.
Andrea